Resterà aperta fino al 21 dicembre la mostra fotografica “Metamorphosis”, una raccolta degli scatti del fotografo Mark Cooper. Allestita al Cpia (piazza Leonardo Da Vinci 22), è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 22.00, e il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30.
“Cambiamento di forme”: un significato che va attentamente cercato in ogni singola opera e nel legame che queste hanno con il loro autore. L’armonia delle linee e le esplosioni di colori che caratterizzano le fotografie di Mark Cooper non possono essere interpretate ad un primo e fugace sguardo, esse offrono l’opportunità di soffermarsi a pensare e trovare, poi, ciò che c’è di nascosto e di meno visibile. Solo allora si comprenderà appieno il perché di questo intrigante titolo.
Mark Cooper: “Mai prima di adesso un titolo è stato cosi adatto alla mia mostra. Ogni elemento che compone questa esibizione, compreso il suo autore, in un modo o nell’altro è davvero una metamorfosi. Dalle trasformazioni perpetue del paesaggio, osservato da lontano, al mondo urbano visto da vicino, con le sue cicatrici e la sua trasfigurazione. Il processo di matamorfosi è, allo stesso tempo, un punto di partenza e un punto di arrivo; è un cambiamento radicale dell’apparenza, una trasformazione di forma e colori, un passaggio importante della mia stessa vita, trascorsa sempre dietro alla macchina fotografica”.
Questa mostra è una retrospettiva di alcuni lavori prodotti durante i suoi 24 anni vissuti in Italia. Un percorso fotografico, una “metamorfosi” in continua evoluzione ricercando modi diversi per interpretare il paesaggio che lo circonda che, con il trascorrere del tempo, lo ha portato dal Micro al Macro e oltre, verso una prossima dimensione. Seguendo le orme dal Maestro Ando Gilardi, che lo ha guidato nella ricerca di una fotografia che oltrepassa la superficie della stampa per liberarsi del convenzionale e per utilizzare la macchina fotografica come specchio dell’anima trovando nuove emozioni.
Mark Cooper – Biografia
Nasce a Carlisle nel 1965 e cresce a Keswick nel Lake District in Inghilterra. Dopo aver vissuto a Londra per diversi anni e viaggiato a lungo soprattutto nel Medio Oriente e in Africa settentrionale realizzando reportage fotografici, si stabilisce in Piemonte. È un fotografo e visual artist inglese, vive nel Monferrato dal 1993, anno del suo arrivo in Italia e momento in cui si è innamorato di questa terra.
Ha dedicato il suo lavoro degli ultimi ventiquattro anni a promuovere e diffondere immagini del territorio attraverso i suoi scatti fotografici e opere artistiche, ottenendo riconoscimenti a livello internazionale e partecipando a numerose mostre sia personali che collettive.
Nel 2012 ottiene il titolo di “Alfiere del Paesaggio “dall’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato Astigiano e nel 2015 riceve il premio Davide Lajolo – ” Il Ramarro “ per i lavori dedicati alla promozione e valorizzazione del territorio. Durante la cerimonia di presentazione del “Patrimonio dell’Umanità UNESCO “a Benevento i suoi paesaggi erano in mostra.