Sabato 25 la presentazione del nuovo numero di Astigiani, dal Palio vietato ai cambiamenti climatici

In questa stagione di Palio sospeso da due anni per le misure anti Covid, è interessante tornare ad un’altra interruzione forzata, causata da un telegramma nel 1935. Lo racconta il numero 36 di Astigiani, che sarà presentato sabato 25 settembre alle 17.30 nel giardino dell’Archivio storico comunale (Palazzo Mazzola, via Cardinale Massaia 5). Grazie alla tenacia di Lorenzo Nesto, un nostro lettore, fresco di laurea con una tesi sul Palio di Asti negli Anni Trenta, è stata rinvenuta all’Archivio centrale dello Stato a Roma la copia del telegramma che Galeazzo Ciano spedì il 5 giugno 1935 al prefetto di Asti, per conto di Mussolini.

In copertina, una foto scattata nel maggio del 1932 che ritrae la partenza del corteo del Palio con il Carroccio da piazza Cattedrale

Si tratta del famigerato messaggio che vietava agli astesi di usare la parola “palio” per la loro corsa e imponeva il nome di “certame cavalleresco”. Finora di quel telegramma si aveva solo notizia, ma non era mai stato trovato. C’erano invece le conseguenti lettere del prefetto al podestà. Sul numero di settembre di Astigiani, grazie a un’ulteriore ricerca di Alessandro Sacco, si racconta che cosa accadde dopo quell’imposizione a favore del Palio senese che coinvolse anche Legnano e Ferrara. Gli astigiani non corsero più il Palio fino al 1967.

La rivista prosegue su un tema di stretta attualità: i fiumi in secca di quest’estate, le grandinate, i violenti temporali sono lo spunto per una ricerca storica sui cambiamenti climatici nei nostri territori suffragata da dati meteo. Quand’è l’ultima volta che è gelato il Tanaro? Qual è il record di caldo? Risponde la ricerca di Enrico Panirossi, arricchita dalla riflessione di Piercarlo Grimaldi sul calendario mitico religioso del mondo contadino, legato agli eventi atmosferici.

Strettamente legato al tema del clima, il viaggio di Marco Devecchi attraverso la biodiversità dell’Astigiano che racconta la straordinaria ricchezza di varietà di frutta e verdure ottenute con il lavoro di generazioni di contadini. Sul tema interviene anche Carlo Petrini. Sfogliando le pagine della rivista, si prosegue con le vicende raccontate da Luigi Florio che portarono nel 1851 alla nascita del primo giornale di Asti: l’Operajo. Una curiosa ricerca dedicata a Dante ha condotto Daniela Nebiolo a scovare le citazioni della Divina Commedia che hanno riflessi e legami con la storia e personaggi astigiani e monferrini.

Per la serie “Confesso che ho vissuto”, Sergio Miravalle ha intervistato il cantante della piemontesità Piero Montanaro, che ha festeggiato i 75 anni in musica. Astigiani nelle sue rubriche prosegue il racconto di testimonianze dirette, ricerche di vicende dimenticate, incontri con personaggi sorprendenti come la giovane russa che produce vino sulle colline di Isola.

Con l’occasione dell’uscita in edicola, l’Associazione ribadisce l’invito ad aderire al progetto Bosco degli Astigiani. L’area verde di oltre cinque ettari tra Fontanino e Viatosto è in fase di definizione grazie all’intesa tra Banca di Asti, proprietaria dei terreni, e il Comune di Asti. Per contribuire a finanziare il progetto, Astigiani – che ha lanciato l’idea – invita soci e lettori a sottoscrivere una simbolica azione da almeno cento euro, che darà diritto non solo a ricevere la rivista in abbonamento, ma anche un “Attestato verde di condivisione” a perenne testimonianza di chi ha sostenuto la nascita del Bosco.

Le copie di Astigiani numero 36 potranno essere ritirate in occasione della presentazione di sabato 25 alle 17.30 e sarà inviato nei giorni successivi a tutti i soci abbonati. La rivista è come sempre in vendita in tutte le edicole al prezzo di copertina di 7 euro. Sono disponibili forme di adesione e abbonamento a partire da 25 euro annui. La sede dell’associazione, in corso Alfieri, angolo via San Martino 2 (di fronte a palazzo Mazzetti) in questo periodo sarà aperta il martedì, giovedì e sabato dalle 16 alle 19.

Ecco le firme di questo numero di Astigiani:

Mimma Bogetti, Manuela Caracciolo, Pier Ottavio Daniele, Marco Devecchi, Marida Faussone, Roberta Favrin, Luigi Florio, Aldo Gamba, Paola Gho e Giovanni Ruffa, Donatella Gnetti, Manlio Graziano, Piercarlo Grimaldi, Daniele Lanza, Francesco Migliore, Sergio Miravalle, Barbara Molina, Paolo Monticone, Giulio Morra, Fiammetta Mussio, Marianna Natale, Daniela Nebiolo, Enrico Panirossi, Carlo Petrini, Maura Maria Rosa, Alessandro Sacco, Pippo Sacco, Claudia Villero.