Lanciato il progetto “Bosco degli Astigiani”, l’Associazione pianterà un albero per ogni socio sostenitore

Crescerà il “Bosco degli Astigiani” e all’ombra dei suoi alberi si ritroveranno le prossime generazioni. Annunciato sabato al Cinema Lumiere alla presentazione della rivista Astigiani, il progetto prevede la messa a dimora di un albero di specie ad alto fusto per ogni socio sostenitore che sottoscriverà l’adesione all’associazione Astigiani nel corso del 2020. L’obiettivo è di realizzare un bosco giardino in zona collinare; sono in corso trattative per la gestione di un’area nei pressi di Viatosto.

«Sarà un modo per darci radici fisiche e di fare la nostra parte per mitigare i cambiamenti climatici – ha aggiunto il presidente di Astigiani Piercarlo Grimaldi – ispirandoci a quel toccante racconto che è “L’uomo che piantava alberi” di Jean Giono. Vorremmo che quella storia fosse diffusa in tutte le scuole.» Ad appoggiare il progetto anche l’Amministrazione comunale, il sindaco di Asti Maurizio Rasero sabato ha espresso interesse e curiosità per il progetto.

È entrato nei dettagli dell’operazione Sergio Miravalle, direttore della rivista: «Cerchiamo alleanze per far sì che il progetto “Bosco degli Astigiani” diventi realtà. Oltre al terreno, occorre il contributo di agronomi, botanici, architetti del verde e vivaisti. Immaginiamo il nostro bosco giardino attrezzato con zone per la musica, per la conversazione, la riflessione. È un regalo che vogliamo fare a noi e alle future generazioni.»

La presentazione si è aperta con il ringraziamento ai tre presidenti che si sono succeduti alla guida dell’Associazione, Giorgio Conte, lo scomparso Luciano Nattino e Piercarlo Grimaldi. Miravalle ha poi sfogliato insieme al pubblico la rivista. Il numero 30 è un’edizione speciale di 128 pagine che contiene anche gli indici e regala ai lettori un inserto straordinario. Si tratta della ristampa anastatica del fascicolo dedicato ad Asti delle “100 città d’Italia”, uscito nel 1891 come allegato di un quotidiano del tempo. Si tratta del primo esempio di pubblicazione storico turistica dedicata alla città di Asti.

Tra i servizi pubblicati su questo numero di Astigiani, la storia lunga otto secoli che racconta l’evoluzione della vigilanza cittadina fino all’attuale polizia municipale. L’autore dell’articolo Valter Franco e il comandante Giovanni Saracco hanno aggiunto dettagli sul passato e sul presente del corpo.

Il salvataggio e recupero della cripta di Sant’Anastasio è al centro di un altro dei servizi pubblicati sulla rivista, così come un inedito Vittorio Alfieri “cowboy”. La vicenda rievocata da Carla Forno segue l’avventura del Trageda da Londra all’Italia, alla testa di una carovana di quattordici cavalli acquistati nella capitale inglese.

Astigiani tratteggia poi i profili di Amelia Platone e Gilberto Barbero, mentre il protagonista dell’intervista “Confesso che ho vissuto” è don Vittorio Croce, storico direttore della testata diocesana Gazzetta d’Asti. Con lucidità e ironia il “prete giornalista”, come ama definirsi, ha ripercorso durante l’evento di sabato alcuni passaggi della sua carriera.

Prima di sfogliare le rubriche pubblicate sul numero 30 di Astigiani, al Cinema Lumiere c’è stato il tempo per uno sguardo al recente Bagna Cauda Day. Un’edizione di successo con momenti suggestivi come il “Bagna Cauda Pax” che ha visto cucinare il tradizionale piatto piemontese fianco a fianco da una cuoca ebrea e una musulmana nella cornice del refettorio dell’Ex Seminario di Asti. Venerdì sono stati inoltre chiamati sul palco gli autori delle foto selezionate per il contest Instagram Bagna Cauda Clic, premiati con cantinette offerte dal Consorzio Barbera d’Asti.

Il provider internet ICCOM ha inoltre premiato con due anni di connessione gratuita una delle foto e ha consegnato un tablet al vincitore dell’iniziativa “Botte della verità”, un’opportunità per i partecipanti di confessare via video la propria passione per la bagna cauda.

Il finale è stato con la musica dal vivo della Banda Musicale Città di Asti, cui è dedicata una delle rubriche della rivista. Lettori e autori della rivista hanno poi festeggiato con un panettone e un brindisi, accompagnati dall’augurio che dopo aver fatto 30, Astigiani ora faccia 31.

La rivista è disponibile nelle edicole e nelle migliori librerie della città al prezzo di copertina di 7 euro. Per rinnovi e abbonamenti da regalare a parenti e amici, la sede di via San Martino 2 – di fronte a Palazzo Mazzetti – resterà aperta anche lunedì 23 dicembre dalle 16 alle 19.