La storia del legame tra Asti e il ciclismo ha introdotto l’evento su due ruote organizzato per il prossimo 18 maggio dalla Polisportiva Cassa di Risparmio. Astigiani è media partner
Tra Asti e il ciclismo c’è un legame antico, come dimostra la vicenda del “Diavolo Rosso” Giovanni Gerbi, così come l’eredità di Luciano Cerrato, patron della storica Coppa Città di Asti, scomparso a febbraio dello scorso anno. Al loro ricordo è stata dedicata la serata di venerdì scorso nel salone della Banca di Asti, organizzata dalla Polisportiva Cassa di Risparmio come momento di presentazione di “La Diabolica”, evento sportivo che il prossimo 18 maggio combinerà ciclismo e podismo di cui Astigiani è media partner.






Dopo l’introduzione dell’amministratore delegato di Banca di Asti Carlo Demartini, il presidente della Polisportiva Paolo Gamba ha introdotto la serata e accennato al programma della “Diabolica”. Il microfono è passato poi al direttore della rivista Astigiani, Sergio Miravalle, che ha condotto la serata i cui ospiti erano i giornalisti sportivi Franco Bocca (La Stampa) e Beppe Conti (Rai).
Le copertine di Astigiani, dedicate in passato a Gerbi e alle numerose fabbriche che in città producevano biciclette, hanno offerto l’occasione per salutare un’ultima volta il giornalista Paolo Monticone, recentemente scomparso, che all’epopea del ciclismo astigiano ha dedicato più di un articolo sulle testate locali e non solo.
Le serata è entrata nel vivo con i giornalisti Bocca e Conti che attraverso aneddoti e cronaca sportiva hanno rievocato Gerbi e Cerrato, centrali nella storia delle due ruote ad Asti. Ne sono emersi i caratteri, combattivo fino alla spregiudicatezza il primo, vulcanico il secondo nel suo ruolo di organizzatore della Coppa Città di Asti, evento che aveva acquistato notevole rilevanza nel panorama dilettantistico italiano.
Per tratteggiare i due personaggi sono saliti sul palco anche gli eredi: la famiglia Barbero, titolare dell’omonima torroneria, all’avo Giovanni Gerbi ha dedicato “L’amaro del Diavolo Rosso” di cui è stata recentemente riscoperta la ricetta. Il pubblico ha riascoltato venerdì la voce del Campione, grazie a un’intervista radiofonica del giornalista Enzo Tortora andata in onda nel 1954 e recuperata da Astigiani.
I figli di Luciano Cerrato hanno invece ricordato con affetto l’intraprendenza del padre, capace di calamitare ad Asti grandi campioni del ciclismo. Un video del 2007, proiettato nel salone della Banca, testimoniava il momento in cui Cerrato annunciava la sua volontà di lasciare l’organizzazione della Coppa Città di Asti.
A conclusione della serata, il presidente della Polisportiva Paolo Gamba ha descritto più in dettaglio il programma della “Diabolica” del prossimo 18 maggio, consultabile anche online all’indirizzo ladiabolica.it. Appassionati e dilettanti potranno cimentarsi in tre diversi percorsi ciclistici: uno gravel e due cicloturistici di diverso chilometraggio. L’evento è aperto anche ai podisti, con una competizione che avrà partenza e arrivo nella frazione di Montemarzo.
Per gli appassionati di storia e sport, sono state preparate speciali collezioni di 7 numeri arretrati della rivista Astigiani, dedicati alla storia del Diavolo Rosso, alle fabbriche di biciclette di Asti, alle quattro volte in cui il Giro d’Italia ha fatto tappa ad Asti, o ancora ai ciclisti Luigi Sacchetto e Sebastiano Torchio. Le collezioni sono disponibili fino a esaurimento scorte al prezzo di 35 euro nella sede di Astigiani, in via San Martino 2, aperta nei pomeriggi di martedì, giovedì e sabato.