È tornata, rispettando l’appuntamento di primavera, la rivista Astigiani. La presentazione è stata trasmessa lunedì 22 marzo in diretta Facebook e YouTube. «Vista la situazione epidemiologica non potevamo organizzare i nostri soliti incontri di presentazione “in presenza” e allora ci affidiamo alle tecnologie», spiegano dalla redazione di via San Martino.
Da martedì 23 il nuovo numero di Astigiani (il 34°) sarà nelle edicole di Asti e provincia e verrà spedito agli abbonati. La sede via San Martino 2, angolo corso Alfieri (di fronte a Palazzo Mazzetti) sarà aperta martedì, giovedì e sabato dalle 15 alle 19, nel totale rispetto delle norme per la prevenzione del contagio da Covid-19 e con il nullaosta scritto della Prefettura di Asti.
Questo numero di Astigiani ha un valore particolare a cominciare dalla copertina che svela chi è l’astigiano che ha risposto alle domande dell’intervista per la serie “Confesso che ho vissuto”. Paolo Conte ha accolto nel suo studio Sergio Miravalle e il “collega avvocato” Luigi Florio, amico di lunga data e ha ripercorso con loro le tappe della sua straordinaria avventura musicale e artistica con particolare riferimento agli esordi e ai temi astigiani. L’intervista è impaginata, come al solito con domande e risposte e arricchita da citazioni delle canzoni di Conte.
Le 120 pagine, ricche di storie, rubriche, personaggi sono state redatte e impaginate online grazie allo scambio di centinaia di e-mail. «Dopo la forzata pausa del dicembre scorso, causa Covid – commenta il direttore Sergio Miravalle -, torniamo ai nostri lettori con una edizione speciale che annuncia i passi avanti compiuti dal progetto di far nascere il Bosco degli Astigiani, in collaborazione con la Banca d’Asti e il Comune. Oltre 5 ettari sulla strada del Fontanino verso Viatosto che diventeranno un nuovo vasto parco pubblico anche a ricordo delle vittime della pandemia».
Importante anche la decisione dell’Associazione Astigiani, presieduta da Piercarlo Grimaldi, di destinare 4.000 euro alla Croce Rossa di Asti, ricavati dallo Bagna Cauda Day straordinario del novembre scorso. Tra i temi trainanti della rivista un’inchiesta con commento e tabelle sull’andamento storico demografico di Asti e della provincia, con i dati forniti da tutti i 118 Comuni dell’Astigiano: si scopre così che nel corso del 2020 il nostro territorio ha visto svanire oltre 2.000 residenti, si sono dimezzati i matrimoni e le culle purtroppo non hanno compensato le troppe morti.
Astigiani propone poi, a firma di Alessandro Sacco, un colorato viaggio tra gli stemmi comunali dell’Astigiano, per scoprire il significato di simboli e motti.
Un intenso servizio scritto, da Flavio Tosetti, è dedicato ai gemelli Bugnano, recentemente scomparsi, e ai tanti personaggi “fuori dal coro” che grazie alla loro originalità hanno lasciato un vivido ricordo in città.
Tra le pagine si ripercorre inoltre la lunga e travagliata storia del Centro Studi Alfieriani e si potrà leggere la straordinaria lettera dall’Australia di un astigiano di 90 anni, Luciano Villata, emigrato nel 1949 e che è rimasto innamorato della sua terra d’origine.
Alle consuete rubriche si aggiungono da questo numero una nuova sezione dedicata agli itinerari e un’altra ai luoghi del cuore. Astigiani è in vendita nelle edicole e nelle principali librerie a 7 euro.