Due mani che lavorano al telaio tra fili colorati. Questa l’immagine di copertina di Astigiani numero 33, che sarà presentato sabato 26 settembre alle 18 nello storico parco del centro congressi Basinetto di Asti (strada Valle San Pietro 107). In caso di maltempo, sarà allestita la sala convegni. La rivista di settembre si apre svelando l’intricata trama degli arazzi realizzati ad Asti dai laboratori Scassa e Montalbano. Vicende che coprono mezzo secolo di storia e che meritano di essere rievocate in occasione della mostra “Asti città degli arazzi” appena inaugurata a Palazzo Mazzetti. Dopo il numero speciale uscito a giugno, dedicato completamente alla pandemia, Astigiani di settembre ritorna alla struttura che i lettori hanno imparato a conoscere. Con l’auspicio che le 120 pagine della rivista rappresentino un’occasione per evadere momentaneamente dalla realtà, in una fase che è ancora difficile per tutti.
Dopo il servizio dedicato alle arazzerie astigiane, questo numero propone un ritratto di Francesca Armosino, originaria di Antignano e ultima moglie di Giuseppe Garibaldi. Una donna caparbia che ha avuto un ruolo fondamentale nell’ultima parte della vita del Generale. L’attenzione si sposta quindi su Piea e su una vicenda poco nota che risale agli anni 1943-1945: in quel periodo il paese protesse la vita di una famiglia ebrea di origine torinese. Meno fortuna ebbe la famiglia di Lino Jona, i cui membri furono deportati ad Auschwitz. Astigiani rievoca la figura di Lino, che non conobbe gli orrori dei campi di sterminio perché morì giovanissimo, ma ebbe il tempo di lasciare riflessioni su Israele.
Sfogliando le pagine della rivista si incontra un altro straordinario personaggio, l’enologo Usseglio Tomasset, ricordato a 25 anni dalla sua scomparsa. Un altro articolo racconta il parco delle Rocche di Antignano e gli eventi storici avvenuti in questo lembo di terra bagnato dal Tanaro, mentre l’ultimo servizio riporta al 1990 e alle “notti magiche” di Italia ’90, quando Asti ospitò le nazionali di Brasile e Inghilterra. Nell’intervista “Confesso che ho vissuto” il protagonista è l’architetto e illustratore Antonio Guarene, mentre l’Album di famiglia è una vivace galleria fotografica che racconta l’insolita estate 2020 dei lettori di Astigiani. 50 pagine di rubriche completano questo numero che preannuncia l’autunno.
La presentazione di sabato 26 settembre sarà preceduta alle 16, sempre al centro congressi Basinetto, dall’assemblea annuale dei soci. Tutti gli aderenti in regola con la quota potranno partecipare e votare all’assemblea convocata per valutare il bilancio 2019 dell’associazione Astigiani. Invitiamo tutti a munirsi di mascherina e a presentarsi in anticipo, per evitare assembramenti e garantire un afflusso controllato dei partecipanti. La Croce Verde Asti sarà presente per la misurazione della temperatura. corporea Il numero 33 sarà in vendita in tutte le edicole dell’Astigiano al solito prezzo di 7 euro.
Gli autori che hanno contribuito alla redazione di Astigiani 33 sono: Pippo Bessone, Mimma Bogetti, Patrizia Camatel, Manuela Caracciolo, Marida Faussone, Roberta Favrin, Federica Ferrero, Simonetta Ferrero, Luigi Florio, Paola Gho, Giovanni Ruffa, Donatella Gnetti, Maurizio Lanza, Lia Lizzi Balsamo, Francesco Migliore, Sergio Miravalle, Barbara Molina, Paolo Moniticone, Giulio Morra, Fiammetta Mussio, Marianna Natale, Enrico Panirossi, Paolo Prunotto, Flavio Ratti, Andrea Rocco, Alessandro Sacco, Pippo Sacco, Elisabetta Testa, Claudia Villero.