Gli occhi del nostro amico e presidente Luciano Nattino ieri sera si sono chiusi per sempre.
Gli occhi con cui ha comunicato con noi negli ultimi cinque anni intensi e tribolati.
L’Associazione Astigiani è vicina alla moglie Alba, ai parenti, ai tanti amici che hanno conosciuto Luciano sul palcoscenico della vita camminato per 68 anni.
Luciano è stato assessore comunale di Asti, ha fondato il collettivo Magopovero e poi la Casa degli Alfieri e il Teatro degli Acerbi, l’archivio delle memorie …si è occupato di tradizioni e storia.
La sua è stata una vita arricchita dalla passione politica e culturale. Si è spenta ieri in una fredda notte stellata. Una notte che avvicina al Natale, la stagione del pastore Gelindo, la saga piemontese che egli ha riscritto e portato in scena.
Una vita da costruttore di idee alla quale è rimasto avvinto fino all’ultimo, con una sorprendente lucidità.
Dal 2012 ha avuto la Sla (sclerosi laterali amiotrofica) che definì “un regalo inaspettato, una brutta bestia che toglie progressivamente le forze”.
Ma Luciano, ogni giorno più debole, non ha smesso di pensare e darci forza.
Da presidente di Astigiani ha continuato a seguire la vita delle nostra associazione. Ha scritto fino all’ultimo sulla nostra rivista e ha partecipato fin che ha potuto sulla sua sedia a rotelle alla nostre iniziative.
Ogni volta gli dedicavamo un applauso, sempre più lungo e caloroso.
Anche adesso, caro Luciano, ti applaudiamo. E lo faranno in tanti. Non sei uscito di scena. I tuoi settanta testi teatrali scritti in decenni di attività da autore e regista sono un patrimonio che non disperderemo.
Sei riuscito a scrivere anche della tua malattia, un testo teatrale bellissimo e struggente.
Buio in sala. Si apra il sipario. Applausi a scena aperta.